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mercoledì 2 aprile 2014

Come ti trasformo una medusa

Aurelia aurita - da Wikimedia Commons
Ho sempre avuto uno strano rapporto con gli cnidari, meravigliosi sia esteticamente che dal punto di vista biologico ma di conseguenza molto enigmatici, troppo.
Mi fa quindi molto piacere leggere questi interessanti passi avanti nella comprensione del loro ciclo biologico.

E' stato infatti pubblicato un articolo che mostra il meccanismo di regolazione del ciclo vitale della Aurelia aurita, una medusa che è possibile vedere anche nei nostri mari.



Durante la loro vita le meduse subiscono varie e bizzarre trasformazioni. La loro vita inizia nel fondo del mare come polipi immobili attaccati al substrato fino all'arrivo della primavera. Iniziano così a formarsi vari segmenti, si differenziano e dopo alcuni stadi ogni segmento diventerà una medusa adulta.

Ciclo di una medusa - © Yizhu Li

Per capire le motivazioni di questo cambiamento i ricercatori hanno studiato il comportamento della medusa a varie temperature. Un calo di temperatura di 8°C fino ad arrivare a 10°C, in una situazione simile a quella invernale, porta a un cambiamento che dura 3 settimane dovuto alla produzione di un precursore di un ormone. Questa molecola funziona da timer, infatti si accumula gradualmente fino a raggiungere una concentrazione critica in primavera quando avviene la metamorfosi.
E' grazie a questo meccanismo di accumulo che la medusa riesce a distinguere l'inverno dalle normali variazioni di temperatura.
Sapendo questo, i ricercatori hanno sintetizzato l'ormone responsabile della metamorfosi e sono riusciti a forzare il passaggio da polipo a medusa in sole 48 ore.

Questa ricerca quindi non si limita solo a rivelare quali meccanismi molecolari determinino la transizione polipo-medusa in un metazoo basale, ma approfondisce anche l'evoluzione dei cicli vitali complessi nel regno animale. Inoltre, comprendere i meccanismi alla base di questi cicli può avere delle importanti ricadute gestionali. Le incredibili fioriture di questa specie possono causare danni economici, come il blocco della centrale nucleare di Oskarshamn in Svezia dello scorso ottobre.

La prima suggestione che ho mi rimanda alla frase di un libro letto recentemente, L'enigma delle pecore blu, del Professor Sandro Lovari:
"Non avremmo risolto la fame nel mondo, né avremmo salvato vite umane col nostro lavoro sul comportamento del bharal, ma il processo culturale - che occasionalmente produce scoperte in grado di migliorare la nostra vita - non può basarsi soltanto sul miope sviluppo di discipline direttamente applicative, ma è la risultante di una globale maturazione formativa." 

Bibliografia:

● Fuchs et al. (2014) Regulation of Polyp-to-Jellyfish Transition in Aurelia aurita. Current Biology, 24:3, 263–273.

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